La pratica del portare non è solamente un modo di tras-portare i bambini, è un’occasione immensa per chi si prende cura di osservare e mettersi in ascolto.
Approcciarsi al babywearing significa in prima battuta farsi un’idea dei supporti e poi apprendere come usarli, sì.
Ma non serve assolutamente a nulla perdersi in mille informazioni tecniche se non si sceglie di imparare la lezione più importante che il portare ha da insegnarci: guarda il bambino, ascolta con tutti i sensi, di cosa ha bisogno? E tu come ti senti, cosa ti serve?
Il percorso del portare è uno specchio in cui ammirare la maturazione della relazione, la crescita del legame.
E ogni singolo viaggio è come nessun altro.
Alcuni importanti aspetti che il babywearing mette sotto la lente d’ingrandimento sono:
🔎 lo sviluppo corporeo e motorio
🔎 lo sviluppo cognitivo ed emotivo
🔎 lo sviluppo della relazione con le figure di rifermento
La pratica del babywearing è un canale privilegiato di osservazione e conoscenza del bambino, uno strumento per la relazione attraverso il quale è possibile toccare con mani e cuore la maturazione del legame.
Portare davanti: abbracciarsi
Nella posizione cuore a cuore il supporto svolge la funzione del ventre materno e delle braccia che contengono; è l’inizio del viaggio in cui il bambino e le figure di riferimento impareranno a ri-conoscersi al di là della pelle che da punto di fusione e contatto si delinea man mano come confine sottile eppure esistente.
Lo sguardo del bambino è rivolto verso chi lo sta portando e così le sue attenzioni: la sua sopravvivenza e il suo nutrimento emotivo dipendono completamente dal caregiver, allo stesso modo la maggior parte di ciò che sta imparando sul suo corpo e come muoverlo sono in strettissima relazione e dipendenza con ciò che fa l’adulto che si prende cura di lui.
Portare un bambino pancia contro pancia è appagante ed estenuante, è una pratica che regala momenti di estrema tenerezza permettendo una fortissima intimità e che pur lasciando le mani libere occupa la parte anteriore del corpo del genitore mettendo il bambino letteralmente al centro dell’attenzione.
Portare sul fianco: tenersi per mano
nella posizione pancia contro fianco il supporto sostiene la relazione nel suo naturale de-centrarsi: è la mano che si tende per accompagnare, ha il ruolo paterno che permette di scoprire il mondo fuori dalla fusione della diade con la madre.
Lo sguardo del bambino conquista l’apertura verso l’esterno: in questa posizione resta importantissimo il dialogo (anche di sguardi) con le figure di riferimento, con le quali confrontarsi è una necessità per accrescere la sicurezza a sostegno della curiosità.
La posizione sul fianco è resa possibile dalla conquista del tono muscolare nella zona cervicale, oltre che dall’interesse verso l’esplorazione del mondo; è una posizione di transizione, un ponte tra il portare davanti e il portare dietro ma anche tra i diversi momenti, periodi e fasi della crescita; è una posizione che accompagna fino alla fine del percorso portato beneficiando della sua somiglianza al portare con le braccia.
Portare un bambino sul fianco può essere faticoso dal punto di vista fisico per via dello scarico asimmetrico del peso e dal punto di vista emotivo per la necessità che porta con sé di instaurare un dialogo in cui il portato è sempre maggiormente in grado di manifestare le sue necessità; potare sul fianco è anche estremamente entusiasmante perché rende possibile entrare in contatto con la meraviglia nello sguardo che solo un bambino può avere sul mondo.
Portare sulla schiena: vivere sulla vetta senza il rischio di cadere
Nella posizione pancia contro schiena il supporto conduce alla scoperta di una relazione che non ha più bisogno della vista per sentirsi, celebra il sodalizio donando gioia e libertà.
Lo sguardo del bambino è per la prima volta rivolto completamente in avanti, nella stessa direzione delle figure di riferimento e può così portarne avanti la visione.
Nella posizione sulla schiena il bambino segue ed esplora da un luogo privilegiato che permette di godere di ogni cosa rimanendo protetto: la parte vulnerabile del suo corpo resta al sicuro nel contatto. Portare un bambino sulla schiena apre ad infinite possibilità liberando completamente lo spazio davanti al genitore permettendogli di sperimentare la propria sicurezza, dando fiducia al bambino e alla relazione.
Accudimento ad alto-basso contatto, scale di grigio e arcobaleni – Impronte consapevoli 26 Giugno 2023 a 16:16
[…] Se vuoi approfondire le diverse posizioni del babywearing, durante la crescita del tuo bambino, puoi leggere il mio articolo qui. […]